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  • I FRUTTI DIMENTICATI

Certi incontri dipendono non solo dalle nostre scelte ma, spesso, da fatti occasionali come un appuntamento spostato o un piccolo incidente. Un impegno serale, anticipato di pomeriggio, ed ecco che si realizza una splendida serata con gli amici. La presentazione del libro “I Frutti Dimenticati” all’interno di una cena a tema è stata l’occasione per riabbracciare l’autore, Morello Pecchioli, e stringere nuove amicizie. Morello è giornalista, scrittore e instancabile studioso di storia e delle tradizioni, soprattutto di quelle che rischiano di essere dimenticate.

Il suo sito, Il Blog di GOLOSO e CURIOSO, racconta di vino, gastronomia, viaggi, libri, arte, fashion e molto altro. Merita una visita.

“C’era una volta il brolo, orto magico e misterioso in cui crescevano decine di piante che producevano frutti fantastici di tutti i colori e di tanti sapori.” Inizia così, come una favola, questo libro che ci trasporta nel mondo fantastico dei frutti rari e preziosi, come preziosa è la favola realizzata di Ca’Sana, un posto dove gustare prodotti biologici e persone speciali.

Prima di iniziare la cena Morello ci parla della grande quantità di frutti che non sono più coltivati. Alla fine dell’800 se ne contavano circa 8000 varietà. Solo 100 anni dopo ne sono rimasti 2000 di cui 1500 a rischio estinzione. Dalla nespola alla biricoccola, dalla corniola alla carruba è un susseguirsi di curiosità, modi di dire e leggende. Nei piatti di questa sera potremo riscoprire il gusto antico di alcuni di questi.

Siamo a Padova nella piccola sala da pranzo al primo piano di Ca’Sana che è anche luogo di relazioni, partecipazione e condivisione di saperi. Non solo cucina, dunque, Ca’Sana è anche un sogno. Una delle anime ispiratrici di questo progetto è Cristina Varotto, appassionata e competente.

Iniziamo con una misticanza di erbe fresche, noci e pere del curato.

È l’occasione per parlare di altre varietà di pera come il pero misso. Misso, in dialetto veronese, significa fradicio e la buccia marrone intenso di questo frutto lo fa sembrare marcio. In realtà è molto buono e dolcissimo.

Segue il risotto con mele annurche che sono raccolte ancora acerbe. Sono fatte maturare nella paglia e girate, pazientemente, ogni giorno per farle diventare uniformemente rosse. Sono dolci e ricche di proprietà salutari.

L’arrosto di arista con melagrana è accompagnato da cavolo riccio, patate e mostarda di cotogne.

Il cotogno è un frutto a sé stante e solo la forma, tonda o allungata, le fa chiamare mele o pere. In realtà sono la stessa cosa. Una curiosità che non conoscevo.

Il dessert è una deliziosa crostatina di mele renette ruggine, cannella e salsa di more di rovo. L’autrice è Cristina, cuoca raffinata.

Crostatina di mele renette

Un piccolo ristorante da visitare e un libro da acquistare.

Roberta Libero

I Frutti dimenticati” di Morello Pecchioli Editore Feltrinelli-Gribaudo.

www.golosoecurioso.it

www.casanapadova.org


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