• Home
  • Lo STRUDEL CARAMELLATO di mamma Mariuccia

Un dolce classico del Trentino Alto Adige che tutti conoscono, Roberta, però, ve lo propone caramellato, come lo faceva sua mamma 50 anni fa.

 

INGREDIENTI per 8 persone:

  • 300 gr di farina PETRA 5 del Molino Quaglia
  • 150 gr di burro
  • 200 gr di zucchero
  • 1 tazza di latte tiepido
  • 1 uovo
  • 1 limone
  • un pizzico di sale
  • 1 kg di mele
  • cannella in canna
  • pinoli
  • uva passa ammollata in acqua tiepida
  • pangrattato

 

PROCEDIMENTO:

In una terrina metto la farina PETRA 5 (farina di grano tenero macinata a pietra in purezza) e aggiungo il latte tiepido, una noce di burro, il sale, l’uovo e 50 grammi di zucchero.

Impasto velocemente e metto a riposare sotto una pentola che ho riscaldato.

Faccio macerare le mele tagliate a dadini, con il succo del limone e 100 grammi di zucchero.

Stendo la pasta sopra un canovaccio leggermente infarinato, così sarà più semplice avvolgerla e trasferirla nello stampo.

Spolverizzo con il pangrattato e copro con le mele e il loro succo, aggiungo l’uvetta, i pinoli, la cannella sbriciolata e la buccia grattugiata del limone.

Sciolgo il burro restante e lo verso sulle mele tenendone da parte un paio di cucchiai.

Imburro una teglia di rame, può andar bene anche una di alluminio pesante.

Arrotolo la pasta sul ripieno dando una forma a ferro di cavallo e la trasferisco delicatamente sulla teglia.

Spennello con il burro tenuto da parte e spolverizzo con lo zucchero restante.

Faccio cuocere per circa un’ora a 180 gradi bagnando spesso con il sugo che si formerà nella teglia e che renderà lo strudel lucido di caramello e delizioso.

Appena pronto mi affretto a sformarlo sul piatto di portata. Perché tanta fretta direte voi? Semplice, aspettare significherebbe non riuscire più a staccarlo dalla teglia. Parlo per esperienza personale, fidatevi!

Ecco pronto il nostro strudel caramellato. già buono così, potete Servirlo accompagnandolo freddo con crema inglese tiepida alla vaniglia o caldo con il gelato.


Seguite il Gusto di un Tempo anche su: